La Regione Lazio, in collaborazione con l’Università della Tuscia, ha premiato i giovani vincitori della challenge per sviluppare business model e realizzare progetti imprenditoriali innovativi multisettoriali
Si è concluso il 24 giugno il Contamination Lab Tuscia , laboratorio d’innovazione creato a Viterbo da Lazio Innova in collaborazione con i dipartimenti dell’Università degli Studi della Tuscia (DEB, DIBAF, DISUCOM, DAFNE, DEIM). Ventisette i partecipanti ammessi e 8 team ai nastri di partenza che si sono sfidati per il primo premio di 5mila euro.
Al termine di una pitching battle finale, sono usciti vincitori Bruno Maria Bizzari (ricercatore DEB), Maria Chiara Caso (laureata in scienze e tecnologie alimentari) e Miriana Santacroce (studentessa in biologia) con il progetto “Mangroves”. Una borraccia innovativa, realizzata con materiali ecosostenibili, dotata di un filtro multistadio che rende potabile qualsiasi acqua consentendo di filtrare anche nano e microplastiche e mantenere inalterate le proprietà organolettiche. La tecnologia, attualmente in fase brevettuale, è frutto di ricerche scientifiche e di metodiche di “green chemistry” sviluppate all’interno del Dipartimento di Scienze Biologiche dell’Università della Tuscia (DEB), nel rispetto dell’ambiente e dell’uomo.