Il nuovo cda di Talete non si scompone. Conferma la decisione di chiudere i rubinetti ai cittadini morosi “per una questione di equità – fa sapere il direttore Alessandro Fraschetti – e per la necessità di rientrare dei crediti al fine di far quadrare i conti della società”. Ma è bufera. Alzano infatti le barricate varie forze politiche, compreso il Pd di Civita Castellana: “E’ inaccettabile – dicono Simone Brunelli e Vanessa Losurdo – che una società pubblica, in piena estate e senza che l’amministrazione comunale ne sia al corrente, provveda a staccare i contatori, lasciando intere famiglie senza acqua, con rischi igienico sanitari e un’allerta meteo per temperature attese intorno ai 40 gradi. E’ una follia, su cui andremo fino in fondo. Augurando al sindaco Caprioli una pronta guarigione, non possiamo esimerci dal chiedergli, in quanto autorità sanitaria locale, un immediato intervento per ripristinare l’allaccio al sistema idrico di chi è stato privato di un bene primario come l’acqua, potendo contare sulla nostra massima collaborazione, per il bene dei cittadini coinvolti”.
Ma come detto il polverone mediatico sollevato con l’apposizione dei primi sigilli non piega la società. “In merito alle notizie circolate anche a mezzo stampa relative a richieste di interruzione o sospensione della campagna straordinaria di recupero crediti che la Talete ha avviato – scrive il direttore Alessandro Fraschetti in una nota – si comunica che, essendo il recupero doveroso sia per necessità finanziarie aziendali che per il rispetto degli utenti che regolarmente pagano il servizio, non sussistono i presupposti per qualsiasi interruzione o sospensione della campagna stessa su alcuno dei Comuni gestiti”.