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Home » Politica » Lavoro in nero ed evasione fiscale due piaghe che affliggono la Tuscia

Lavoro in nero ed evasione fiscale due piaghe che affliggono la Tuscia

24 Giugno 2019

La guardia di finanza ha festeggiato i suoi 245 anni di attività, un presenza sempre assidua sul territorio come ha confermato il comandante della provincia di Viterbo, Giosuè Colella. Durante il suo intervento il Comandante Provinciale ha posto l’accento sull’attuale significato di sicurezza che oggi comprende tutti quei fenomeni che incidono sulle libertà fondamentali sancite dalla nostra Costituzione quali, tra le altre, la libertà negoziale e d’impresa, il corretto funzionamento dei mercati e del risparmio, orientando l’azione della Guardia di Finanza principalmente a contrasto di quelle forme di evasione più sofisticate e pervicaci, che fanno ricorso a pratiche insidiose e raffinate e che generano i fenomeni evasivi e fraudolenti più gravi ed in grado di minare le regole su cui si basa la leale concorrenza.

Moltissime le attività svolte dalla Guardia di Finanza miranti a garantire le esigenze di sicurezza economica e finanziaria della provincia di Viterbo. Per i finanzieri viterbesi, l’ultimo anno e mezzo è stato un periodo che ha visto i reparti dislocati sul territorio della provincia particolarmente impegnati su diversi fronti, dalla lotta all’evasione e all’elusione fiscale, al contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica, alla tutela del mercato dei capitali e dei beni e servizi. Oggi è stato possibile capire i risultati raggiunti dalla Guardia di Finanza in questo lungo anno e mezzo. Un risultato davvero lodevole se si pensa a tutti gli illeciti riscontrati.

I militari hanno assicurato una vigilanza sulla gestione dei conti pubblica garantendo che le imposte versate allo Stato siano impiegate correttamente e con trasparenza. Gli uomini di Colella hanno accertato una frode per oltre 375 mila euro nel settore previdenziale. Inoltre, hanno effettuato 56 interventi nelle prestazioni sociale agevolate, da questi controlli sono risultate 13 dichiarazioni irregolari, con l’accertamento di violazioni di carattere penale nei confronti di tre soggetti che non aveva diritto alle agevolazioni previsti dalla legge. Il corpo ha anche effettuato controlli sui ticket sanitari dove sono stati effettuati 38 interventi, di cui 37 irregolari, con l’accertamento di violazioni di carattere amministrativo e l’accertamento della frode consumata per oltre 25 mila euro. Le fiamme gialle, inoltre, hanno segnalato sprechi o irregolari gestioni di fondi pubblici per un danno patrimoniali allo Stato di oltre 56 milioni di euro con 65 soggetti coinvolti.

I finanzieri impegnati come sempre nella lotta contro l’evasione fiscale e contro l’economia sommersa hanno concluso ben 604 operazioni fra verifiche e controlli. A conclusione delle operazioni hanno riscontrato ben 126 soggetti responsabili di reati fiscali, di cui uno in stato di arresto, la maggior parte riguarda gli illeciti più gravi di emissione di fatture per operazioni inesistenti, dichiarazione fraudolenta, occultamento di documentazione contabile ed indebita compensazione e sottrazione fraudolenta di documentazione e l’individuazione di “frode carosello”.  

Sono stati scoperti e segnalati ben 141 evasori , soggetti sconosciuti al fisco che per molti anni hanno omesso il pagamento delle imposte, con grave danno per l’Erario e la società. Nel contrasto al lavoro nero, sono stati scoperti circa 71 datori di lavoro che hanno impiegato 363 tra lavoratori in nero ed irregolari. Sono state avanzate proposte di sequestro patrimoniali per reati fiscali per un valore di oltre 71 milioni di euro ed accertate frodi nell’ambito della politica agricola comune e politica comune della pesca per un valore di quasi 113 mila di euro.

La Guardia di Finanza si è impegnata anche nel contrasto della criminalità organizzata e alla criminalità economico-finanziaria. Le azioni mirate all’aggressione dei patrimoni illeciti e delle imprese criminali con l’obiettivo di colpire la delinquenza organizzata nel cuore dei propri interessi economici e patrimoniali. Un impegno assiduo che ha visto lo sforzo delle fiamme gialle contro il riciclaggio di denaro con controlli ed il contrasto al finanziamento del terrorismo con l’esecuzione di 62 controlli, nonché l’approfondimento di 76 segnalazioni di operazioni sospette. Inoltre, sono stati eseguiti 1.103 accertamenti inerenti l’attività di prevenzione antimafia su richiesta dei Prefetti. La Guardia di Finanza ha promosso 10 accertamenti patrimoniali, tra cui quelli connotati da pericolosità economico-finanziaria, nei confronti di 62 soggetti, con proposte di sequestro per quasi 15 milioni di euro e valori sequestrati di oltre 1,5 milioni di euro. Inoltre i militari sono stati impegnati anche alla lotta alla contraffazione e alla lotta alla pirateria audiovisiva e informatica sequestrando 240 mila prodotti illegali.

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