Inaspettato passo indietro della Regione Lazio che ha deciso di fare un passo indietro nella gestione del servizio di assistenza sanitaria 118.
In una nota, l’assessore regionale alla Sanità D’Amato ha spiegato che il progetto è volto ad “assicurare ai lavoratori garanzie di stabilità nel servizio”, mentre non si conoscono i risvolti economici.
L’accordo ha trovato parere favorevole da parte di Cgil, Cisl e Uil, ed il progetto di re-internalizzazione del servizio è programmato nell’arco di tre anni.
I sindacati hanno chiesto che il personale da assumere avvenga con procedure concorsuali che tengano in considerazione il curriculum professionale acquisito; in sostanza una corsia preferenziale per il personale attualmente utilizzato nel servizio 118 appaltato a terzi.
Si partirà nell’ambito di Roma Capitale, poi nella provincia di Roma e a seguire nelle quattro province laziali, compresa Viterbo.
Attualmente il servizio 118 è parzialmente assicurato da Ares 118 facendo ricorso ad affidamenti esterni.

