Niente ballottaggi a Civita Castellana e Tarquinia. Tutti da soli, domenica, davanti agli elettori: Alessandro Giulivi e Gianni Moscherini a Tarquinia, Franco Caprioli e Antonio Zezza a Civita Castellana.
Ma se quella di Giulivi e Caprioli, entrambi della Lega, è stata una decisione presa autonomamente dai diretti interessati, che non vogliono imbarcarsi con le beghe di un centrodestra che nella sua composizione classica non esiste più, le cose sono andate diversamente per Moscherini e Zezza. Tutti e due hanno infatti cercato alleanze, senza però riuscire nell’intento. All’ex sindaco di Civitavecchia, che si presenta sotto le insegne di Forza Italia e Fratelli d’Italia, ha detto no il centrosinistra, a cui puntava in una sorta di ammucchiata di tutti contro la Lega, a Zezza ha invece sbattuto la porta in faccia Rifondazione comunista. Per entrambi, che partono nettamente distanziati dagli avversari, la strada è in salita, anche se va detto che nei ballottaggi è sempre tutto possibile.
“Prendo atto – commenta Zezza – che le forze politiche invitate a valutare un percorso condiviso per varie ragioni non hanno accettato apparentamenti al ballottaggio. Faccio un appello ai cittadini che si riconoscono nei valori della solidarietà, della lealtà, dell’altruismo, della partecipazione e dell’antifascismo a fare uno sforzo per evitare che il paese sia amministrato dalla destra”.