Con l’arrivo del sole nelle campagne è corsa alle semine primaverili di mais, soia, leguminose e patate, ma anche ai trapianti di pomodoro e melone, per recuperare il tempo perduto a causa del maltempo senza tregua nel mese di maggio. E’ quanto afferma la Coldiretti di Viterbo, nel sottolineare che il cambio di stagione è atteso per poter entrare finalmente nei terreni per effettuare le necessarie operazioni colturali. Un’occasione anche per verificare le perdite e limitare i danni in una situazione in cui – sottolinea la Coldiretti di Viterbo – rischia di andare perso un frutto su quattro.
Si punta inoltre alla raccolta del foraggio da destinare all’alimentazione degli animali, ma la svolta meteo è importante – continua la Coldiretti di Viterbo – anche per le api in sofferenza, con la produzione di miele praticamente azzerata dal maltempo che ha compromesso molte fioriture e impedito la raccolta del nettare. L’anomalia climatica, che si è manifestata anche con temporali violenti e grandine, ha colpito l’Italia – sottolinea il presidente Pacifici – in un momento particolarmente delicato per l’agricoltura con le semine, le verdure e gli ortaggi in campo e le piante che iniziano a fare i primi frutti.
L’ondata di maltempo fuori stagione è l’evidente conseguenza dei cambiamenti climatici in Italia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici – ricorda il direttore Frau – è ormai la norma, tanto da aver condizionato nell’ultimo decennio la redditività del settore agricolo, con le perdite di raccolti dovute a calamità naturali che hanno assunto un carattere ricorrente. Il risultato – conclude la Coldiretti di Viterbo – è una perdita da 14 miliardi di euro in un decennio per l’agricoltura italiana, tra danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne e perdite della produzione agricola nazionale.