Approvata dal Consiglio comunale la delibera con cui si concede provvisoriamente l’affidamento della piscina alla Federazione italiana nuoto. Si tratta di una soluzione transitoria per permettere la riapertura dell’impianto nell’immediato. E’ stato anche deciso che entro fine giugno saranno approvate, sempre dal Consiglio comunale, le linee di indirizzo tramite le quali emanare la gara per la scelta del gestore definitivo, il cui subentro è previsto in autunno. Il Comune, per garantire questa fase provvisoria, si farà carico di oneri per un massimo di 80 mila euro necessari per eventuali spese di manutenzione e utenze. La Fin prenderà invece in carico il personale e si occuperà dell’organizzazione delle attività.
Fin qui tutto bene, ma solo in apparenza. E’ stato infatti bocciato dalla maggioranza un emendamento con il quale si disponeva l’introduzione di una clausola che avrebbe vincolato la Fin (oggi) e il nuovo gestore (domani) al riassorbimento del personale che ha operato all’interno della piscina alle dipendenze della vecchia società. “Non è possibile”, è stata la replica dell’assessore Marco De Carolis, che si è limitato ad assicurare che l’istanza sarà rappresentata in forma di raccomandazione. Il che di fatto non vuol dire nulla. Eppure, come ha fatto notare la minoranza, i pareri tecnici affinché ciò fosse fatto c’erano tutti. Da qui, sempre secondo la minoranza, un comportamento “menefreghista, inconsapevole e imbarazzante” quello dell’amministrazione Arena. L’emendamento della minoranza prevedeva anche una clausola a favore delle attività commerciali, alle quali sarebbe stato dovuto garantire il proseguimento della sub locazione. Pure in questo caso nulla di fatto. La piscina dunque riapre, ma per i lavoratori, diretti e indiretti, nessuna tutela.