Mentre le erbacce crescono rigogliose in tutta la città, a Palazzo dei Priori continuano a perdere tempo. Si apprende ora che i mancati interventi per togliere le erbacce su strade, muri e marciapiedi sarebbero dovuti a una diatriba su aspetti tecnici e procedurali tra la giunta e il dirigente di settore. Per farla breve, non si capisce a chi spetterebbe il compito di prorogare i contratti scaduti con le aziende che svolgevano questo lavoro fino al 15 aprile, giorno in cui il servizio è giunto a termine. Nell’attesa che accada qualcosa il Comune ha deciso di procedere con affidamenti diretti per affrontare le situazioni di emergenza. Insomma, la città è abbandonata a se stessa.
La vicenda è emersa ieri durante la seduta del Consiglio comunale. “In Giunta – ha detto il vicesindaco Contardo – è arrivata effettivamente una delibera che prevede la proroga del servizio, ma riteniamo che si tratti di un atto che debba essere formalizzato in altra maniera, con una determina del dirigente. Non è compito nostro”.
In realtà non si parla tecnicamente di una proroga, ma di “reiterazione di servizi analoghi”, una clausola prevista dal precedente bando che poteva essere attivata alla scadenza del contratto, come in questo caso.
Al di là dei tecnicismi però, la sostanza è che nessuno in città si occupa più di tagliare l’erba. Come detto, nell’attesa che qualcosa si smuova saranno realizzati solo interventi di urgenza attraverso la formula degli affidamenti diretti.