Educazione civica europea e tirocinio civico. Sono due gli argomenti sui quali il capogruppo de Pd al Comune di Viterbo Luisa Ciambella ha chiesto particolare impegno a Simona Bonafè, capolista dei democratici alle elezioni europee, durante l’incontro che si è svolto domenica al Parco dei mostri di Bomarzo.
“La mia – ha esordito Luisa Ciambella – è una deformazione da amministratore, per 5 anni ho avuto l’onore di fare il vicesindaco di Viterbo, ed è stato per me un osservatorio importante. Per cercare di far capire alla gente l’importanza di andare a votare alle europee, e più in generale l’importanza del voto, dobbiamo ricucire il rapporto tra elettore e rappresentato. Non veniamo più riconosciuti perché va fatta una grande rivoluzione nella scelta della classe dirigente, di chi rappresenta. Solo con la serietà possiamo essere riconosciuti e dall’altra parte con tanta educazione. Aldo Moro negli Anni Cinquanta si rendeva conto che era di fondamentale importanza far imparare la Costituzione agli italiani. Diritti e doveri non erano noti ai cittadini, non si conoscevano, per questo istituì l’educazione civica. Noi ora chiediamo una educazione civica europea, che possa arrivare nelle scuole di tutti i Paesi, mettendola come insegnamento obbligatorio che arrivi dall’alto”.
“L’altro sistema che mi permetto di suggerire – ha aggiunto Luisa Ciambella – è il tirocinio civico da 10 a 99 anni, una proposta che abbiamo portato anche in Consiglio comunale, ma che purtroppo è stata bocciata. Per giudicare un amministratore, per evitare che tutti siano percepiti allo stesso modo, è necessario che i cittadini entrino nelle istituzioni, per viverle da dentro. Sarebbe quindi importante istituzionalizzare questa esperienza, attraverso fondi speciali, perché non tutti i Comuni hanno la sensibilità, la capacità o gli strumenti per poterlo fare”.