Sul maxi vincolo della sovrintendenza il Comune gioca con il fuoco, rischiando seriamente di bruciarsi. Il tempo per consegnare le osservazioni stringe, ma a Palazzo dei Priori la questione, che potrebbe mettere in ginocchio lo sviluppo economico della città, non sembra in cima alle priorità della maggioranza.
Si è conclusa con un nulla di fatto ieri la riunione della commissione urbanistica che doveva approvare la delibera da portare poi alla prossima seduta del consiglio comunale per opporsi al provvedimento che rischia di bloccare oltre 1600 ettari di terreni tra Porta Faul e le Masse di San Sisto. Assenti assessore e dirigenti, la discussione è stata rinviata a lunedì prossimo, con l’intenzione, sfidando i regolamenti, di portare poi tutto in Sala d’Ercole il giorno successivo.
Per chi era presente è stato impossibile affrontare qualsiasi discussione, la documentazione messa a disposizione dei consiglieri era carente in molte parti.
“Senza entrare in aspetti tecnici – ha spiegato Luisa Ciambella del Pd – la cosa preoccupante è che sembra mancare da parte della maggioranza la volontà di affrontare di petto la questione, sia dal punto di vista politico, per il quale ci saremmo aspettati una sinergia di azioni tra il Comune e i rappresentanti parlamentari viterbesi, che invece non c’è stata, sia dal punto di vista giuridico, perché dalle carte non emerge l’intenzione dichiarata di procedere a tutela degli interessi della città nelle sedi opportune qualora questi vincoli non vengano rimossi”.
Intanto, ogni giorno che passa, il tempo per presentare le osservazioni si fa sempre più stretto.