Alcune decine di persone hanno manifestato ieri mattina davanti al tribunale per la chiusura delle Masse di San Sisto. Dentro si stava infatti svolgendo l’udienza per fissare l’esecuzione del provvedimento già deciso da un mese dal giudice su istanza della società che sta realizzando l’impianto termale in località Paliano. Impianto poco distante dalle pozze attualmente gestite da un’associazione con oltre 10 mila iscritti in accordo con la proprietà dei terreni.
Sul posto ieri mattina gli avvocati di parte, i titolari e tante persone richiamate dall’associazione che hanno dato vita a un comitato. “Il termalismo sociale – hanno detto – può convivere anche con le altre realtà che nasceranno in futuro. Non si deve cancellare”. Concetti ribaditi e scritti a chiare note sulle striscioni piazzati sulle scalinate del palazzo di giustizia: ”Uniti per il termalismo libero” e ”Salviamo le masse”. Insomma, la gente non si arrende e aggiunge altre iniziative nei prossimi giorni.