A proposito di Tolli, vorremmo chiedere al sub-commissario, che nei giorni scorsi si è speso tanto per il grande inciucio in Talete, se sono stati scelti i nomi che saranno sottoposti venerdì all’assemblea dei sindaci quali membri da votare per il nuovo consiglio di amministrazione.
E’ un fatto, d’altra parte, che, pur avvicinandosi a grandi passi l’appuntamento di venerdì, nulla si sa dei “grandi esperti” che dovrebbero essere nominati. Al momento non risulta che essi siano stati sottoposti all’esame della commissione ristretta dei sindaci, che, come previsto dal regolamento, ne avrebbe dovuto analizzare i curriculum.
Non sappiamo se Tolli conosca i meccanismi di Talete, così come ignoriamo la sua preparazione sulle vicissitudini vissute negli ultimi tempi dalla società. Ha detto che Talete va gestita da gente esperta. Ma esperta come? Gliel’hanno spiegato che finora gli esperti non sono stati in grado di risanare alcunché? Gliel’hanno detto che sono state aumentate le bollette, che i dearsenificatori non funzionano e che i tanti lavori fatti, costati centinaia e centinaia di migliaia di euro, non hanno prodotto alcun risultato?
Gliel’hanno detta o gliel’hanno nascosta la situazione catastrofica in cui versano le casse dell’azienda nonostante il presunto risanamento che doveva essere fatto negli ultimi anni? Dove stanno questi grandi esperti, dunque? Dove sta il finanziamento di 35 milioni promesso dall’Arera e spacciato come panacea di tutti i mali?
Al di là dell’opportunità politica di scegliere un consiglio di amministrazione alla vigilia delle elezioni – scelta contro la quale si è espresso addirittura anche il prefetto – sono anche queste le domande che Tolli dovrebbe porsi.