Presentate ieri al tavolo sulla sicurezza in Comune alcune idee da realizzare subito e altre da approfondire meglio per il futuro. Illustrati anche alcuni dati. Uno su tutti, quello relativo al numero delle telecamere di videosorveglianza installate in città. Sono ancora molte le zone del capoluogo ad esserne prive, non solo in periferia. Su sessanta impianti, ad esempio, non ce ne è neanche uno puntato su Corso Italia. Una lacuna grave se pensiamo al ruolo determinante che hanno avuto queste apparecchiature per individuare in tempi rapidissimi il giovane accusato di aver ucciso Norveo Fedeli.
E’ stato sicuramente positivo l’incontro che si è svolto ieri mattina a Palazzo dei Priori sulle misure da intraprendere contro l’emergenza sicurezza e sulla proposta di creare una rete tra i vari soggetti coinvolti. Anche se, nel contesto generale (presenti comitati, associazioni di categoria, politici locali, polizia municipale), ha stonato l’assenza di rappresentanti della giunta comunale, in primis il sindaco, che ha anche le delega sulla sicurezza urbana. Per la maggioranza c’era invece il consigliere Paolo Bianchini. E il deputato Mauro Rotelli.
Tra le proposte sulle quale si è discusso, quella di attivare una app, già in funzione in altri Comuni, che permette con un solo tasto di dare subito l’allarme alle forze dell’ordine in caso di pericolo senza bisogno di comporre il numero per le emergenze. Si è parlato poi, come già detto e di aumentare la presenza delle telecamere, e di collegarle tutte alla questura.
Lotta al degrado e campagne sulla legalità indirizzate ai giovanissimi, sono stati altri dei due argomenti trattati. Iniziative, è stato detto, che non devono riguardare solo il centro ma anche le periferie.
Il comandante Vinciotti ha parlato infine di piccoli gesti che tutti dovrebbero fare per dare il buon esempio. A partire dal rispetto dei divieti di sosta in centro.
Tutti argomenti sui quali i partecipanti hanno deciso di riaggiornarsi.