Natale sul Nilo. A Palazzo dei Priori devono essersi ispirati proprio al cinepanettone con Boldi e De Sica quando hanno deciso di inserire la mostra “I tesori di Tutankhamon” nella lista degli eventi di “Viterbo Natale”, insieme alle manifestazioni tipiche del periodo come concerti di beneficenza, luminarie, corsa dei Babbo Natale e simili. Per chi vi figura, significa vedersi aprire le porte dei finanziamenti comunali. Nello specifico, per la manifestazione firmata da Caffeina un regalo – usiamo questo termine solo per restare nel clima della festività – di 3.250 euro. Oltre al denaro poi, per i vincitori, altri bonus gratuiti legati alla promozione degli eventi inseriti a tutti gli effetti nel cartellone comunale delle festività.
La lista degli eventi legati al Natale che si sono aggiudicati il contributo è stata pubblicata nei giorni scorsi sull’albo pretorio. E’ relativa all’avviso le cui domande scadevano il 12 novembre. Ne abbiamo parlato già qui.
Tutto regolare, sia chiaro. Il Comune dà i soldi a chi vuole, se lo ritiene meritevole. Ma come detto fa un certo effetto vedere una mostra sul faraone tra eventi prettamente natalizi.
Fa effetto ancor di più perché si tratta di un evento partito a luglio, e che solo successivamente è stato prorogato fino a gennaio. Siamo tutti molto grati a Caffeina per il grande numero di turisti che riesce ad attirare in città con i suoi progetti. Ma tremila euro in più o in meno cambiavano qualcosa per le sorti della mostra con tutto il battage pubblicitario che aveva alle spalle e con i grandi numeri che la mostra aveva già fatto fino ad allora? Il Comune non poteva destinare quei soldi a eventi altrettanto meritevoli, ma senza tanti sponsor alle spalle?

