Una telecamere nei pressi di via San Luca avrebbe ripreso un uomo in fuga. Si potrebbe trattare dell’autore della rapina sfociata nell’omicidio di Norveo Fedeli. Le indagini sono coperte dal massimo riserbo, ma è questa una delle novità più importanti sul caso emersa in queste ore. La polizia è al lavoro per cercare di dare un nome a quella persona che nelle immagini si allontana di corsa e la cui sagoma alla fine si perde nei vicoli del centro. Ancora la polizia, inoltre, ha sequestrato un telefonino cellulare rinvenuto sempre in una delle vie adiacenti a quella in cui è stato commesso il delitto, ma al momento non si sa ancora se si tratta del telefono dell’assassino o della vittima. In quest’ultimo caso potrebbe essere caduto all’assassino nel corso della fuga, dopo averlo sottratto a Fedeli. Tutte le piste restano aperte.
Norveo Fedeli, 74 anni, sarebbe stato ucciso a sprangate. O meglio a colpi di sgabello. In serata, all’interno del negozio, posto sotto sequestro, sono stati portati via numerosi oggetti. Tra essi ci potrebbe essere quello usato dall’aggressore per colpire la vittima. Secondo una possibile ricostruzione dei fatti, Fedeli, dopo essere caduta a terra sotto i colpi della spranga, sarebbe stato schiacciato sulla testa da uno scarpone. Il suo negozio si chiama Fedeli Vogue. Sta sulla piazza da circa quarant’anni.
A trovare la vittima a terra è stata una vicina che, vedendo il negozio ancora aperto alle 13.40, si è avvicinata ed è entrata insieme ad alcuni operai. Fedeli era riverso in una pozza di sangue. Sul posto si sono recati subito il 118, la polizia, i carabinieri e la polizia locale. I soccorsi sono stati inutili. Sono arrivati anche il sindaco Giovanni Arena e il prefetto, oltre ad alcuni familiari dell’uomo che abitano nelle vicinanze. Lo stesso Fedeli ha casa davanti al suo negozio. Al momento della tragedia era solo, infatti né i figli, un maschio e una femmina, si trovavano nella zona, né la moglie che stava facendo il mercato a Tarquinia.
E’ una famiglia di commercianti di tessuti quella di Fedeli. Lui, arrivato a Viterbo circa 40 anni fa, aveva proseguito la tradizione dei parenti. Molto conosciuto e stimato in tutta la città, nella zona in cui abitava e ha il negozio benvoluto da tutti per via di un carattere molto disponibile che lo portava a socializzare con tutti.