Pensavano di farla franca Francesco Chiricozzi e Riccardo Licci. Contavano sul silenzio della vittima, a cui dopo lo stupro avrebbero detto: “Non parlare. Tanto non ti crederebbe nessuno”.
Le cose invece sono andate diversamente: la donna è andata dalla polizia, si è fatta visitare a Belcolle (dove le hanno rilasciato una prognosi di sette giorni) e ha subito fornito un primo identikit dei due aggressori. Per gli uomini della mobile e della questura non è stato difficile risalire a loro non appena la vittima ha indicato il luogo in cui era stata stuprata: l’Old Manners di piazza Sallupara, un circolo ricreativo gestito proprio da Casapound. Alla 36enne sarebbero state mostrate infatti le foto di vari militanti: tra esse quelle di Chiricozzi e Licci. Dopo la formale denuncia, i due nei giorni seguenti hanno subito ricevuto la visita dei poliziotti che gli hanno sequestrato i telefonini dove sarebbero state ancora conservate le immagini dello stupro registrate dalla videocamera.
La polizia avrebbe anche acquisito le immagini delle telecamere posizionate nei pressi di piazza Sallupara, che hanno ripreso i tre mentre entravano all’interno del circolo e successivamente mentre ne uscivano.