Sono destinate a passare alla storia come le elezioni del trasversalismo quelle che tra un mese interesseranno 27 Comuni della provincia di Viterbo, chiamati a scegliere i nuovi sindaci e i nuovi consigli comunali. Domani, allo scadere dei termini per la presentazione delle liste, sarà tutto molto chiaro e palese.
Il trasversalismo riguarda in particolare la sinistra del Partito democratico e Fratelli d’Italia, sempre più a braccetto nelle amministrazioni locali, talvolta con Forza Italia chiamata a fare da stampella. Il tutto avviene sulla scia del grande inciucio tentato dal presidente della Provincia Pietro Nocchi, la stessa persona che ieri in pubblico si è messo a cantare “Bella ciao”. Quando si dice la coerenza.
Davvero coerenti Nocchi e di lui sodali: partigiani-comunisti in pubblico e grandi tessitori di trame dietro le quinte, come dimostra anche il caso Talete, sulla quale si sta tentando, come in Provincia, di giocare una partita incentrata sull’inciucio. Lo dimostrano i tentativi ancora in atto in questi giorni per rinnovare il consiglio di amministrazione prima delle elezioni di fine maggio. Tentativi che se non sono ancora andati in porto è per il no espresso dalla Lega.
Insomma, il trasversalismo tra sinistra Pd e FdI, con FI a “reggere il moccolo”, è un dato di fatto ed è tutto volto ad isolare la Lega e la parte moderata del Partito democratico. Aggiornato e corretto, si sta riproponendo lo stesso modulo utilizzato l’anno scorso quando si è verificato uno strano travaso di voti dalle politiche alle regionali per favorire i rispettivi candidati. Modulo che tra l’altro ha portato dal Nord al Sud della Tuscia ad amministrazioni in cui taluni sindaci di area ex Ds governano con vicesindaci o assessori di area Fratelli d’Italia.
Tutto ciò non può non riportare alla mente gli attacchi partiti negli ultimissimi anni dalla sinistra del Pd all’indirizzo dei moderati, accusati strumentalmente di muoversi anche sul terreno del centrodestra: come si vede, si sono attribuite agli altri le proprie responsabilità per confondere le acque, ma adesso tutto si paleserà in modo evidente. Il trasversalismo tra destra e sinistra, tra FdI ed ex Ds, spiega peraltro anche il silenzio assordante di ieri di fronte ai gravi fatti della Festa della liberazione a Viterbo. Nessuno è intervenuto per stigmatizzare l’accaduto. In tutto ciò la figura di Nocchi che contesta quelli con cui si allea fa veramente ridere.
Ciò detto, va anche aggiunto doverosamente che, soprattutto nei Comuni piccoli, alleanze tra partiti in antitesi tra loro sono inevitabili dato che si tratta di governare al meglio un paese unendo le forze. Ma se è così, e tutti sappiamo che è così, si eviti di fare la morale in pubblico. Eviti, Nocchi, di cantare Bella ciao. Si copre infatti solo di ridicolo.