Non cessano le polemiche sulla celebrazione del 25 aprile a Viterbo. Sotto accusa il discorso con cui il presidente dell’Anpi ha attaccato il ministro Salvini, e infastidito i rappresentati delle associazioni combattentistiche e quelli delle forze armate in piazza al Sacrario. Il giorno dopo ci sono da registrare nuove dichiarazioni contro Mezzetti da parte del senatore Umberto Fusco e dalla leader di FdI Giorgia Meloni. Mentre Arci e il comitato Lavoro e beni comuni difendono l’intervento del rappresentante dei partigiani
Il parlamentare viterbese della Lega parla di un attacco gratuito alle forze armate: “Ho appreso con sgomento della contestazione alle forze armate nel corso della cerimonia, un attacco fuori luogo, strumentale e del tutto immotivato – scrive Fusco -. Sono vicino al generale di Brigata Paolo Riccò, comandante Aves di Viterbo, e comprendo la sua reazione indignata di fronte a un attacco gratuito che insulta tutte le Forze Armate”.
“Inaccettabile – incalza la Meloni -. Bene ha fatto il generale di Brigata Paolo Riccò a far rientrare il picchetto d’onore. I nostri soldati non meritano di essere umiliati. Vergogna”.
Arci Viterbo invece comunica “la propria solidarietà al presidente Enrico Mezzetti che, ancora una volta, ha contribuito a rendere significativa la festa del 25 Aprile sapendo cogliere l’importanza storica della Resistenza per le battaglie democratiche del presente”.
“A nostro avviso – aggiungono da Lavoro e beni comuni – è stata una delle più belle celebrazioni del 25 aprile degli ultimi anni, nonostante il piccolo incidente. Ci riferiamo al membro dell’associazione aeronautica che ha contestato il presidente provinciale Anpi Enrico Mezzetti, ‘colpevole’ a suo avviso, di aver definito eversivo il ministro dell’interno, additando Mezzetti come ridicolo e domandandosi come mai lo si lasciasse parlare; non rendendosi probabilmente conto di quanto, in realtà, ridicole fossero proprio le sue affermazioni”.