
E alla fine Massimo Erbetti non ha retto. Sopraffatto dalla stanchezza, vinto dalla noia, non attrezzato psicologicamente e fisicamente a portare avanti una vera guerra frontale contro Arena & C., il consigliere comunale grillino ha detto stop alla lettura dei settemila e passa emendamenti che avrebbero dovuto costringere l’amministrazione Arena a restare incollata sui banchi della Sala d’Ercole fino a Pasquetta.
Risultato di tutto ciò è che il bilancio di previsione del Comune è stato approvato. Il sì è giunto intorno alle 20, giusto in tempo per permettere a tutti di trascorrere una serena Pasqua tra una (non convinta) sfilata a qualche processione del Venerdì Santo, l’immancabile (e molto più convinta) partecipazione alla colazione di Pianoscarano e una gitarella fuori porta tanto per non rinunciare alla tradizione.
A Erbetti come aiutino per piantarla così il centrodestra ha concesso l’approvazione di un emendamento che è stato condiviso anche dal resto dell’opposizione: il finanziamento (teorico) dei lavori per la ristrutturazione e l’apertura al pubblico della torre comunale. Fumo negli occhi, a volerla dire tutta, dato che sono stati previsti solo 20 mila euro quando per eseguire un’opera di quella portata servirebbe almeno un milione. Dunque, più un’enunciazione di intenti che altro, ma tanto basta per salvare capra a cavoli e mandare tutti in giro a dire (sui social hanno già cominciato) che sono state poste le basi per il rilancio di un pezzo importante di Viterbo, per la valorizzazione della città e altre amenità varie. Ma come può essere credibile la volontà di realizzare davvero un progetto del genere da parte di una giunta che non riesce a trovare quattro lire per tenere aperto il museo tutti i giorni?