“Più soldi all’assessore all’agricoltura, che all’agricoltura”. E non perché, va specificato, l’assessore guadagni chissà quanto: lo stipendio è quello previsto dalle norme. Ma semplicemente perché, con buona pace delle associazioni di categoria, per questo settore nel bilancio del Comune non c’è praticamente niente.
Il paradosso a cui è ricorso ieri in consiglio comunale Giacomo Barelli sintetizza bene la scarsa attenzione di questa maggioranza verso un settore, l’agricoltura appunto, che invece rappresenta una delle principali ricchezze del nostro territorio.
A bilancio per l’agricoltura, per tutto il 2019, ci sono solo duemila euro. Per assurdo – ha spiegato Barelli durante il suo intervento – meno di quanto il Comune spende per l’assessore: tremila euro in tutto, di cui la metà di stipendio effettivo. Da qui il paradosso, che ovviamente non è rivolto contro la persona e la figura dell’assessore, peraltro arrivato in Giunta da poche settimane, ma contro le politiche di Palazzo dei Priori.
Ma non finisce qui, Barelli ha portato un altro esempio: l’agricoltura sociale. Durante la passata amministrazione, con uno stanziamento di 15mila euro, era stata avviata una mappatura insieme all’ Università della Tuscia di tutte le aziende presenti sul territorio. Quei soldi, si apprende ora, sono stati spostati sul commercio. Come se 15mila euro – ha fatto notare il consigliere di Viva Viterbo – bastassero a risolvere tutti i problemi di questo settore; mentre il fondo per l’agricoltura sociale, che stava dando ottimi frutti, è stato azzerato.
“Invece per l’agricoltura si potrebbe fare ancora molto – ha aggiunto ancora Barelli – anche attraverso il marchio de.co, denominazione di origine comunale, che se sfruttato potrebbe rappresentare un volano per la promozione dei nostri prodotti di eccellenza”.