Hai voglia a fare il sindaco social, a condividere albe e tramonti con i tuoi fans su Facebook, se poi sulle cose che contano, come la vita delle istituzioni, l’amministrazione che guidi non vuole l’interferenza dei cittadini. Almeno così lascerebbe intendere il niet alla proposta del Pd di istituire a Viterbo il tirocinio civico.
Diversamente, si è autorizzati a pensare, come sostengono in molti, che la maggioranza abbia bocciato questa lodevole iniziativa per partito preso. Insomma, piuttosto che dare la soddisfazione alla minoranza di approvare un suo emendamento, meglio dire no a tutto, anche alle cose buone e che non costerebbero niente. Da Palazzo dei Priori, al Palazzo dei no a priori.
“Riteniamo di procedere come meglio riteniamo secondo quello che noi riteniamo opportuno”, ha detto nei giorni scorsi il sindaco Arena per giustificare i continui no della maggioranza alle proposte avanzate dai gruppi dell’opposizione nel dibattito sul bilancio. E quella che difende Arena è una posizione assolutamente legittima. Ma forse alcune proposte potevano essere accolte. Finanche una. Fosse solo per ringraziare la minoranza di aver evitato nei giorni scorsi al centrodestra una catastrofe sulla chiesa della pace. Invece, dal tirocinio civico del Pd al gemellaggio col festival di Avignone proposto da Alfonso Antoniozzi (Viterbo Venti Venti), passando per altre iniziative di Viva Viterbo e Movimento Cinque Stelle, la maggioranza ha sbattuto sempre la porta. Chissà se un giorno non se ne dovrà pentire.