Non si ferma l’espansione dei noccioleti in provincia di Viterbo. Di recente nuovi frutteti sono spuntati anche a ridosso della Valle dei Calanchi. Specifichiamo ancora meglio: siamo al di fuori della zona famosa per le sue caratteristiche geologiche che la rendono un unicum, ma comunque in un territorio dove questo tipo di coltura fino a poco tempo fa era praticamente sconosciuta. Pascoli, uliveti e piccoli vigneti sono gli elementi che da sempre caratterizzano l’altopiano.
Nulla che non sia consentito, ovviamente. Ma un segnale di cambiamento da registrare. Come è già avvenuto in Maremma. Non ci troviamo distanti tra l’altro dalla zona dell’Alfina, al confine con l’Umbria, da dove la regista Alice Rohrwacher ha lanciato una campagna per la tutela del paesaggio e della biodiversità contro la monocoltura; e non siamo neanche lontani dal lago di Bolsena, dove i sindaci del bacino hanno messo al bando le nocciole dal proprio territorio.
Paesaggio, biodiversità, agricoltura sostenibile: a questo punto, vista la concomitanza delle elezioni amministrative che si celebreranno da qui a breve anche nella città di San Bonaventura, sarebbe interessante conoscere quale sia la posizione dei candidati a sindaco su queste tematiche.