Le dimissioni di Stefania Pierini da membro del Consiglio di amministrazione della Talete alla fine sono arrivate davvero. Dopo giorni di mistero – le aveva annunciate qualche ora dopo quelle presentate da Salvatore Parlato, ma poi non le aveva formalizzate – sono state ufficializzate ieri. La scorsa settimana non si era presentata alla riunione dello stesso cda convocata da Giuseppe Fraticelli, rimandata per questo a lunedì, ma anche stavolta andata a vuoto. Di fatto, con questa sua decisione il Consiglio di amministrazione della società decade.
La Pierini, ingegnere, originaria di Ronciglione, era stata eletta a fine 2018 in quota ex Ds sulla base di un accordo più o meno trasversale concretizzatosi con la contestuale elezioni di Fraticelli di Forza Italia.
Da quanto emerge, sembra che a questo punto Fraticelli sia intenzionato a convocare al più presto l’assemblea dei sindaci per procedere alla nomina di un nuovo organismo. Naturalmente, non mancano un bel po’ di perplessità: ci si troverebbe infatti con un Consiglio di amministrazione non rappresentativo delle reali forze in campo dato che le elezioni comunali che si svolgeranno tra poco più di un mese sono destinate a cambiare tutti gli equilibri sia nel centrosinistra che nel centrodestra, oltre che a modificare quelli tra le due coalizioni .
La domanda che in molti si pongono in queste ore è la seguente: è possibile eleggere un nuovo presidente e due nuovi consiglieri di amministrazione sulla base della composizione degli attuali Consigli comunali in scadenza? Indipendentemente dai tecnicismi, tutto ciò sarebbe rispettoso della volontà che gli elettori manifesteranno a fine maggio?