“Basta denigrare il lago di Vico”.
E’ scontro tra sindaci della provincia di Viterbo. Coinvolti due territori, quello dei Cimini, dove domina la produzione delle nocciole, e il comprensorio del lago di Bolsena, dove il timore per l’arrivo dei noccioleti ha fatto scattare ordinanze che vietano la messa a dimora di nuovi frutteti. “Non vogliamo fare la fine del lago di Vico”, lo slogan con cui è stata giustificata questa scelta dagli amministratori dell’Alta Tuscia. Per intendere lo stato di inquinamento causato negli anni alle acque di questo bacino anche da chi ha abusato di fitofarmaci e diserbanti.
“Uno slogan mendace”, replica ora il sindaco di Ronciglione Mario Mengoni. Ma anche altri sindaci della zona avrebbero espresso malumore per queste dichiarazioni. “L’amministrazione comunale – scrive Mengoni – rigetta con forza le accuse recentemente mosse al nostro lago di Vico in merito alla qualità delle acque e dell’ecosistema a esso legato”.
“I dati raccolti dall’università della Tuscia – dice sempre Mengoni – dimostrano che dal 2013, con una sostanziale inversione di tendenza, la salute delle acque del lago di Vico ha iniziato a migliorare. Sicuramente c’è ancora tanto da lavorare per raggiungere uno stato ottimale delle acque, ma siamo consapevoli del valore di quanto fatto fino a questo momento ed intendiamo proseguire su questa strada. Ricordiamo anche che l’ultimo decreto di balneazione ha dichiarato eccellente la qualità dell’acqua. L’attività posta in essere dalle amministrazioni comunali in questi ultimi anni ha sempre messo al centro la salute dell’ecosistema del nostro lago: dalla regimentazione dell’utilizzo di fertilizzanti e fitofarmaci in agricoltura, al collegamento di tutte le utenze intorno al lago fornite dal collettore fognario, con il controllo degli scarichi non allacciati”.
“Pertanto – conclude Mengoni – invitiamo i sindaci del lago di Bolsena a perseguire la loro battaglia ambientale senza denigrare le altre realtà, altrettanto impegnate nella tutela della salute dei propri cittadini e del proprio territorio”.