A che serve vantarsi tanto di essere la città con l’aria più pulita d’Italia e annunciare – come fatto dal sindaco Arena – di voler difendere questo primato nei prossimi anni con le unghie e con i denti, se poi si approvano provvedimenti che vanno nella direzione esattamente contraria a quella che si propaganda?
Il progetto di rimuovere o rimodulare la Ztl in via San Lorenzo sostenuta nei mesi scorsi, in particolare dal gruppo di Fondazione, è divenuto realtà. Il caso era esploso prima dell’estate, per poi sparire dalle pagine dei giornali. Sembrava ormai che la proposta fosse stata accantonata, anche perché all’interno della maggioranza in molti avevano dichiarato di non essere d’accordo: dal consigliere di FI Fabrizio Purchiaroni, che non a caso per le tante spaccature interne al centrodestra ha deciso di passare al gruppo misto, al capogruppo di FdI Paolo Bianchini, che su Facebook all’epoca fu molto critico.
Invece la scorsa settimana durante le sedute del Consiglio comunale dedicate alla discussione del bilancio, l’assessore al centro storico Laura Allegrini – ambasciator non porta pena – ha annunciato che in autunno si andrà verso una modifica dell’attuale Ztl, modifica che vedrà via San Lorenzo trasformarsi in “via di scorrimento”. In poche parole, addio varchi per entrare in centro (ne saranno installati sì, ma a presidio delle piazze), e strada libera alle auto.
La notizia è passata un po’ sottotraccia, anche perché in questo giorni in via San Lorenzo sono altri i problemi che commercianti e residenti devono affrontare, a causa dei lavori di rifacimento della pavimentazione stradale.
Quando il piano andrà in porto, Viterbo passerà così da essere la città con l’aria più pulita d’Italia, all’unica città d’Italia con il centro storico aperto alle macchine. Senza doversi spostare di molti chilometri, è come se a Orvieto aprissero al traffico via del Duomo. Inconcepibile. Chissà se sindaco e assessori si vanteranno anche di questo record quando si tratterà di promuovere la città dei papi agli occhi dei turisti.