Si è dimessa o non si dimessa? Nessuno ancora lo ha capito.
Si parla di Stefania Pierini, membro del cda Talete. Un caso nel caso, quello che la riguarda. Al centro del mistero la presunta lettera inviata nei giorni scorsi al presidente della Provincia con la quale, secondo quanto si vociferava, la Pierini avrebbe dichiarato di lasciare il suo incarico ai vertici della società del servizio idrico.
In realtà, secondo quanto si è appreso ieri in consiglio comunale dal sindaco Arena e dall’assessore Contardo, le cose non starebbero andate proprio così. Nella missiva la Pierini avrebbe dichiarato l’intenzione di volersi dimettersi, ma solo in un caso: qualora, prima di lei, avesse abbandonato il presidente Salvatore Parlato. Circostanza, questa ultima, che si è effettivamente verificata per i noti motivi.
Ora la domanda è: alla luce degli ultimi risvolti, quel documento, con una formula tanto insolita, ha davvero un valore?
Per il Comune sembrerebbe di no. Sia Arena che Contardo hanno sottolineato di ritenere il cda di Talete non decaduto, ma ancora in carica, con il vicepresidente Fraticelli e la consigliera Pierini nel pieno delle loro funzioni. Allo stato attuale per Palazzo dei Priori non c’è dunque bisogno di eleggere un nuovo cda, ma solo la necessità di procedere con una surroga per sostituire Parlato.
Magari se ne riparlerà dopo le elezioni comunali. Urne che in provincia potrebbero consegnare la vittoria in molti Comuni a schieramenti più affini alla maggioranza che governa Palazzo dei Priori, che, a quel punto, potrebbe riuscire a mettere a capo di Talete un proprio uomo.