Condizioni di vita sempre più difficili nel carcere di Viterbo. E’ quanto rivela una recente indagine della Fns Cisl, secondo la quale a Mammagialla sarebbero ospitati 270 detenuti in più rispetto alla capienza regolamentare, 432. Dopo l’assassinio in cella della settimana scorsa, appare sempre più urgente prendere delle misure.
Attualmente i detenuti ammonterebbero a 612 unità. Metà di questi sono stranieri, 320.
La situazione che si verifica nella casa circondariale viterbese rispecchia il panorama regionale. Purtroppo il quadro delle carceri del Lazio attualmente non risulta roseo: il sovraffollamento che risulta essere di 1.304 detenuti considerato che 6.562 risultano essere i detenuti reclusi nei 14 istituti del Lazio, rispetto ad una capienza regolamentare di detenuti prevista di 5.258 .
Per la Fns Cisl Lazio “occorre che detenuti con problemi psichiatrici siano assegnati in luoghi esterni o ripensare a riaprire gli Opg per la giusta applicazione dell’articolo 27 della Costituzione, poiché non possono condividere la stessa camera detentiva con soggetti non psichiatrici, il personale di polizia penitenziaria non può gestire detti detenuti poiché la competenza sanitaria è delle Regioni e della Asl”. “E’ auspicabile nel frattempo – conclude il sindacato – il potenziamento dell’offerta psichiatrica negli istituti penitenziari del Lazio nella prospettiva dell’apertura di nuove strutture Rems”.