Dire che il Comune di Viterbo è allo sbando è poco. In mano a una maggioranza inesistente, soltanto impegnata ad occupare posizioni di potere e per nulla concentrata a risolvere i problemi della città, ciò che sta accadendo a Palazzo dei Priori da quando si è insediata l’amministrazione Arena non s’era mai visto prima. Pressappochismo, dilettantismo, manifesta incapacità e chi più ne ha più ne metta sono le caratteristiche di un’azione di governo che non ha eguali. A volte sembra che vi sia l’esistenza di una regia fatta apposta per mandare a carte quarantotto la giunta, eventualità che, se non fosse che ci va di mezzo la città, sarebbe da augurarsi. Il problema è che gli errori di oggi li pagheremo cari domani. Il bilancio – perché di questo parliamo – va approvato per non mettere a rischio i servizi minimi essenziali: dalla pulizia delle strade ai trasporti, all’assistenza sociale. La giunta non ci sta riuscendo e alla fine, anche se lo farà, arriverà all’ultimo momento senza aver predisposto un minimo di programmazione, condizione, questa, essenziale per il buon funzionamento dell’ente.
I fatti. Nonostante, per il varo del bilancio, siano già scaduti i termini (31 marzo) e nonostante la diffida del prefetto a provvedere il prima possibile, pena il commissariamento ad acta, ieri è saltata la seconda commissione che era stata convocata proprio per l’approvazione della proposta di deliberazione di consiglio comunale del 22 marzo riguardante il bilancio di previsione e la proposta di deliberazione del 27 sul documento unico di programmazione (dup) 2020/2021. Adesso è stata riconvocata d’urgenza per domani.
Comincia la seduta e il vicesindaco Contardo dà il via alla presentazione degli obiettivi dell’amministrazione e delle cinque aree strategiche individuate nel dup. Peccato che manchino una serie di documenti, tra cui la famosa delibera sulla destinazione dei proventi della tassa di soggiorno. Si prende atto di ciò e ci si rende conto che i lavori non possono continuare. La conferma viene dal segretario generale.
”La dottoressa Annalisa Puopolo (segretario generale) – hanno spiegato poi le consigliere del Pd Luisa Ciambella e Martina Minchella – ha certificato quello che il Pd aveva detto, ossia che la pratica non è arrivata nei termini e non è completa, quindi di essere portata in consiglio comunale va riportata e in seconda e in quarta commissione. Anche questa volta – hanno concluso Ciambella e Minchella – abbiamo respinto l’arroganza al mittente. Vediamo come procederanno i lavori”.