Sui debiti di Talete nei confronti del Comune, la giunta Arena continua a cincischiare. Quasi 5 milioni di debito. Una somma ingente. Ma al momento, nonostante un vecchio decreto ingiuntivo, non c’è nessuno che sia in grado di dire se e quando Palazzo dei Priori riuscirà mai a tornare in possesso di quella cifra.
I dubbi non si sono dissolti neanche nella seduta del consiglio di giovedì, durante la quale si è discusso anche della situazione in cui versa la società del servizio idrico. Il capogruppo del Pd Luisa Ciambella ha ricordato che “il decreto ingiuntivo per rivalersi su Talete è stato presentato dalla passata amministrazione, ma il centrodestra, a nove mesi dal suo insediamento al governo del Comune, non ha fatto niente per dare seguito a quell’impegno”.
“Quel decreto ingiuntivo – ha detto Luisa Ciambella rivolgendosi ai banchi della giunta – era stato presentato non per affondare Talete, società di cui il Comune di Viterbo è il socio di maggioranza, ma per tutelare gli interessi dei viterbesi. Mi sarei aspettata che nonostante le vostre diatribe, aveste messo un punto fermo nella escussione dei 4 milioni e 736mila euro, ma a oggi a me non risulta che quei soldi ci sia certezza di riaverli e, soprattutto, in quali tempi”.
A sentire la replica del vicesindaco Contardo sembrerebbe che qualcosa in realtà si stia muovendo, anche se il tutto sembra piuttosto vago: “Proprio stamattina (giovedì, ndr) – ha detto Contardo – l’avvocato ci ha confermato che è andato a notificare a Talete il decreto ingiuntivo. Talete inoltre è stata da noi per alcune verifiche. Avremo il pagamento dell’intera somma che ci spetta”.
Voi dopo questa spiegazione vi sentite più tranquilli?