Il Comune ha perso il Cev. E non è uno scherzo. Al momento in Comune nessuno è in grado di dire dove sia ubicata con esattezza la sede della società municipalizzata finita in liquidazione, ma non ancora liquidata.
Più che una di una sede vera e propria, con uffici e telefoni, si para in realtà di uno stanzino all’interno del quale sono racchiuse montagne di scartoffie e vecchie pratiche.
Il caso è emerso ieri in consiglio comunale durante la discussione sulla delibera relativa alla razionalizzazione delle società partecipate. Alle domande che arrivavano dai banchi dell’opposizione sull’ubicazione esatta di questo stanzino, né la dirigente né l’assessore Contardo, entrambi un po’ imbarazzati, hanno saputo dare una risposta. Se sulla posizione della sede è mistero fitto, si sa invece che il Comune spenderà mille euro per le pulizie di questo locale. Un costo dieci volte superiore a quello previsto dal bilancio dell’anno passato, quando la spesa ammontava a soli cento euro.
“Gli uffici del Cev sono ubicati in un immobile del Comune, per ridurre i costi sono state staccate anche le utenze, le pulizie sono ridotte al minimo, ma un po’ di pulizia va fatta”, hanno spiegato dai banchi della giunta.
Invece, secondo Chiara Frontini, il Cev non si troverebbe ubicato neanche in un immobile del Comune: “Dagli atti – ha detto la consigliera di Viterbo Venti Venti – si evince che il Comune paga un affitto di 4700 euro all’anno per questo locale, che quindi non si tratta di un immobile di proprietà di Palazzo dei Priori”.
A questo punto non resta che interpellare gli addetti alle pulizie per risolvere il mistero.