La fedeltà in politica paga sempre. Chiedetelo a Ludovica Salcini, la consigliera comunale che le settimane scorse aveva rischiato di finire fuori dalla Lega per alto tradimento dopo la “gita a Roma” con Nunzi e Scardozzi, ma che alla fine si è pentita per quell’atto di insubordinazione presentando le proprie scuse al senatore Fusco, che l’ha perdonata. Così, mentre la Nunzi è stata cacciata dalla Giunta, la Salcini è stata premiata in queste ore con un nuovo incarico: guidare l’assessorato alla propaganda.
Non si spiega altrimenti la procedura del tutto insolita con la quale ieri si è aperta la seduta del consiglio: una comunicazione pronunciata dalla stessa Salcini con la quale si dava notizia dell’approvazione della legge sulla legittima difesa da parte del governo. Un vero peana.
Che c’entra la legge sulla legittima difesa con una seduta del consiglio comunale in cui si dovevano votare le delibere e gli atti propedeutici alla discussione sul bilancio? Nessuno lo sa, ma ormai a Palazzo dei Priori vale tutto. Anche fare la propaganda al governo.
E’ quanto sostiene Luisa Ciambella, capogruppo del Pd, che ha stigmatizzato subito l’accaduto: “Apprendiamo dell’esistenza in Comune di una sede distaccata del ministero della propaganda della Lega. Non si era mai visto abusare di una sede così importante per autocelebrazioni di questo genere, per fare la propaganda al proprio partitello, che oggi è questo e domani chissà”. Una vera anomalia: “Di solito le comunicazioni a inizio seduta spettano al presidente del consiglio, al sindaco, o, come ad esempio nel caso di Vittorio Galati, al consigliere comunale che deve annunciare il proprio passaggio da un gruppo all’altro del consiglio. Invece sembra che molti di voi non abbiano ancora capito dove sono seduti”, ha concluso Luisa Ciambella.