E un’amministrazione comunale sempre più allo sbando quella al governo di Palazzo dei Priori, nonostante i tentativi del sindaco per far apparire che va tutto bene. Tentativi che si manifestano in una comunicazione social che talora rasenta il grottesco. Come ieri mattina, quando Arena, zainetto in spalla, si è fatto fotografare mentre usciva a piedi da casa per andare in Comune. Strada facendo altre foto, lui sempre sorridente, lo hanno ritratto stringere le mani agli operai impegnati a mettere qualche toppa qua e là. Ma la realtà è un’altra ed è molto distante da quella che il primo cittadino racconta e si racconta per darsi forza.
E’ la realtà di gente che passa da una parte all’altra, da un partito all’altro come se stesse al mercato; di consiglieri che entrano nel gruppo misto perché non si riconoscono più nell’attività dell’esecutivo; di veti incrociati e di continue mediazioni per accontentare tutti quelli che lo scorso giugno si sono seduti a tavola. Il tutto in un’atmosfera generale che sempre più, come è accaduto ieri durante i lavori dell’assemblea, assomiglia più a una bettola che a un luogo istituzionale.
Quella non raccontata da Arena è la realtà, soprattutto, di un’attività amministrativa praticamente bloccata. Niente è stato fatto in questi otto mesi. Non funziona il servizio di trasporto urbano, non è stato approntato in tempo il bando per il gestore della raccolta rifiuti, tanto per dire due cose, e non è stato progettato nulla al di di ciò che già esisteva.
In tutto quadro non mancano responsabilità da parte dell’informazione, presente in massa
ogni volta che ci sono le commissioni e i Consigli grazie al proliferare dei siti Internet, ma sostanzialmente incapace di andare oltre la cronaca delle ordinarie follie che vengono messe in scena dai vari personaggi che popolano questo grande circo di animali che è diventato Palazzo dei Priori. C’è qualcuno della stampa “parlamentare” de Viterbe che fa di tutto per inquinare il clima, è il caso di qualche cronista d'”assalto” (modo di dire, certo) al soldo del sito più bello del mondo, quello che è più letto del Corriere della Sera e di Repubblica nonostante si occupi solo della Tuscia viterbese. Il cronista d'”assalto” vede solo alcune cose e ne nasconde altre, dà puntualmente una lettura tutta sua dei fatti che osserva e delle parole che ascolta. Ci sono cose che esalta e altre che nasconde, ha i suoi beniamini a cui corrispondono quelli che farebbe sparire dalla faccia della Terra. Sarebbe tutto molto comico, se non fosse che è tragico, quello che scrive il cronista d'”assalto” con la sua manina lesta a digitare veleno sulla tastiera. Se stai antipatico a lui (e questo è un sentimento che ricorre spesso nella psicologia di taluni particolari personaggi come lui) o a qualcuno sopra di lui, ti sorride davanti, ma ti sparla dietro e poi ti ignora. Fa finta che non ci sei quando manda in rete le sue cronache sempre molto “imparziali”. Non si sa se lo fa per compiacere qualcuno o perché gode nel farti un dispetto (anche questa una tipica caratteristica di determinate psicologie come la sua). Se invece gli stai simpatico il cronista d'”assalto” ti fa passare per un gigante. O almeno ci prova.
Se il Consiglio comunale è una bettola, certa stampa è un bordello.