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Home » Politica » “Infrastrutture per rompere l’isolamento del Viterbese”

“Infrastrutture per rompere l’isolamento del Viterbese”

21 Marzo 2019

Richiesta dal Comitato per la riapertura della Civitavecchia-Capranica-Sutri-Orte della Ferrovia dei Due Mari e per lo sviluppo economico del Centro Italia, si è tenuta, il 18 marzo, presso la sede della Uil, una riunione alla quale hanno partecipato i dirigenti del sindacato Cgil, Cisl e Uil e una delegazione del comitato.

Argomento principale della riunione: come dare impulso allo sviluppo economico e favorire la creazione di lavoro nel viterbese e nel Centro Italia. Ampiamente condivisa l’analisi sulla necessità di infrastrutture per la mobilità, capaci di rompere l’isolamento del Viterbese, propedeutiche allo sviluppo. “Per scelta e marginalità della politica viterbese, ancora non sono state realizzate e alle esistenti  manca la manutenzione o addirittura vengono lasciate nell’abbandono, con la perdita di patrimonio pubblico”, si legge in un comunicato. 

Molti  i temi affrontati  a partire dalla Trasversale stradale bloccata e il rischio della perdita dei finanziamenti Cipe, la scarsa manutenzione delle strade, la Cassia, l’Aurelia e i tratti divenuti a pagamento del pedaggio, l’importanza del Porto di Civitavecchia per le merci e per i crocieristi che si prevede nel 2019 saranno oltre 2 milioni e mezzo e di poter convogliare il turismo in tutto il viterbese.  E’ stato, inoltre, affrontato il tema dei cambiamenti climatici e la necessità, ormai compresa da tutto il mondo, di ridurre le emissioni nell’atmosfera. La provincia di Viterbo da dati diffusi dall’Istat è una della provincie italiane con la più alta immatricolazioni di auto.

“Per questo – spiegano sindacati e comitato – è importante il potenziamento delle ferrovie, quali la Roma-Capranica-Sutri-Viterbo dotandola di scambi  a 60 km orari, la eliminazione del Pl a Viterbo con la realizzazione di un altro sottopasso, la Roma-Civita Castellana-Viterbo e la lotta da svolgere perché venga mantenuta nella sua interezza,  la Viterbo-Attigliano-Orte, l’Interporto Centro Italia, la fermata dell’alta velocità ad Orte. L’adeguamento delle infrastrutture alle necessità dei meno dotati, la sistemazione delle stazioni e dei servizi e infine l’importanza della riapertura della Civitavecchia-Capranica-Sutri-Orte, e la creazione dell’effetto rete. La realizzazione dell’anello ferroviario Circumcimina potrebbe favorire la mobilità ferroviaria per circa 150 mila persone che eviterebbero di servirsi della auto privata, in particolare per visite ambulatoriali nell’unico vero ospedale della rovincia” .

Anche per la Civitavecchia-Orte piena convergenza di vedute tra la delegazione del comitato e i dirigenti sindacali, la necessità della apertura della tratta Capranica-Orte in una prima fase come ferrovia turistica, grazie alla legge 128/2017 approvata dal Parlamento all’unanimità,  per poi essere aperta anche al servizio viaggiatori. Quindi l’intera linea da Civitavecchia a Orte a servizio merci e viaggiatori in considerazione dello sviluppo del porto di Civitavecchia e della necessità del collegamento con Orte e l’interporto Centro Italia, tra il mar Tirreno e il mar Adriatico, i corridoi del Mediterraneo quali Barcellona – Civitavecchia – Ferrovia dei Due Mari – Ancona – Croazia, le grandi linee trans europee Ten T.

Tutto ciò, è stato ribadito, per poter ottenete il riequilibrio del territorio  e lo sviluppo sociale ed economico del Viterbese e di tutto il Centro Italia.

La delegazione del comitato, constatando grande disponibilità da parte delle organizzazioni sindacali, ha assicurato la volontà di svolgere il ruolo di ausilio alle iniziative del sindacato. I dirigenti sindacali hanno infine annunciato che le organizzazioni Cgil Cisl e Uil regionali e provinciali, stanno lavorando alla creazione di tavoli permanenti per l’approfondimento delle proposte dei comitati dei pendolari  e delle associazioni.

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