Nuova scossa di terremoto a Palazzo dei Priori: Fabrizio Purchiaroni lascia Forza Italia e passa al gruppo misto.
L’annuncio è arrivato oggi nel corso della seduta del consiglio comunale. Purchiaroni ha pronunciato un discorso durissimo, con cui ha accusato i partiti di quella che è ormai la sua ex coalizione di gestire il potere come fosse una partita a Risiko, “in una spasmodica ricerca di posizionare la propria bandierina su questo o su quello”. “Credo che Viterbo – ha spiegato invece lui – non si meriti tutto questo”.
“Oggi con tristezza mi trovo a prendere una difficile decisione dopo che più volte nei mesi scorsi ho cercato di esprimere il mio pensiero all’interno del gruppo di Forza Italia. Troppe volte le idee non hanno avuto riscontro ed oggi non mi ritrovo con l’indirizzo che il gruppo di Forza Italia sta dando all’amministrazione comunale”, ha detto l’ex forzista.
In più di una occasione Purchiaroni aveva manifestato il proprio mal contento su come stanno andando le cose in Comune. Dal caso del raddoppio della tassa di soggiorno al piano del commercio, approvato in fretta e furia e già oggetto di deroghe. Per arrivare, in tempo più recenti, alla guerra tra Lega e Fratelli d’Italia, con la defenestrazione dalla Giunta di Claudia Nunzi e l’ingresso del “tecnico” Bufalini. Solo una operazione di maquillage politico, a sentire Purchiaroni: “Oggi ci viene presentata la giunta ‘restaurata’, una giunta dove per raggiungere le quote rosa si assegnano deleghe inconsistenti fingendo che tutto sia stato risolto e andando contro la dignità delle donne stesse”.
”Non è così che avevo immaginato questa esperienza di consigliere comunale all’interno del gruppo di Forza Italia: per tutto questo – ha aggiunto – ho maturato la decisione che il mio percorso amministrativo debba proseguire in maniera indipendente. L’impegno verso i cittadini potrà in tal modo essere scevro da condizionamenti di sorta e responsabilmente potrò affrontare la discussione sui singoli provvedimenti che saranno sottoposti al lavoro del consiglio. L’impegno con i cittadini potrà così essere esercitato con maggiore libertà e potrò valutare i provvedimenti che riterrò utili per la crescita civile, sociale ed economica di Viterbo”,