Tra i furbetti del ticket non ci sono solo quelli che a Belcolle, come scoperto dagli uomini della Finanza, avevano accesso alle analisi senza pagare niente e saltando pure la fila, grazie ad amici e parenti. Oltre a questa vicenda, c’è anche il caso di chi invece beneficia delle esenzioni, per una visita o per l’acquisto di farmaci, senza possedere però i requisiti previsti dalla legge. Su tutti, quelli relativi al reddito.
Per questa ultima categoria di furbetti, o presunti tali, sono in arrivo in questi giorni, a domicilio, lettere da parte della Regione con le quali si chiede il conto delle prestazioni di cui hanno goduto gratis.
Il decreto porta la data del 5 marzo. Il titolo è chiaro e non soggetto ad interpretazioni: “Procedura per il recupero dell’evasione dei ticket sanitari per le prestazioni di specialistica ambulatoriale e farmaceutica relativamente agli anni 2011/2018”.
Entro il 15 giugno 2019 sarà effettuata la postalizzazione degli avvisi bonari tenendo in considerazione l’estensione del periodo di recupero delle somme fino al 2018 compreso.