Il 21 marzo alle ore 18, presso la Sala Bigiaretti del Comune di Vallerano, si svolgerà un incontro aperto a tutti inerente la situazione dell’acqua pubblica. L’evento è organizzato da CasaPound. In quella sede verrà presentato anche un referendum consultivo per conoscere dai residenti la loro posizione sul tema.
All’appuntamento interverranno Gian Piero Joime, docente universitario di economia dell’ambiente e del territorio, e Mauro Antonini, responsabile per il Lazio di CasaPound Italia. Presiederà l’evento il capogruppo di CasaPound al Comune di Vallerano, Jacopo Polidori. Che spiega: “Vogliamo chiarire ai cittadini, una volta per tutte, la nostra posizione sull’acqua pubblica. Nel 2016 durante un consiglio comunale aperto, il sindaco avevo espresso parere favorevole all’uscita da Talete e dato anche parere positivo ad un referendum del comprensorio: sta ai cittadini decidere se stare o meno in Talete. Per noi l’acqua è un bene pubblico, come espressamente detto anche dalla giunta Zingaretti con la legge 05/2014”.
Il capogruppo di CasaPound parla di “troppi comportamenti incoerenti da parte della nostra amministrazione, come di tante altre del comprensorio, che ha sempre votato a favore di un bilancio di una società fortemente in perdita, votando oltretutto gli aumenti delle bollette del 7,6% al cda del 28 dicembre, senza mai attivare alcuna procedura per l’uscita da questa partecipata”.
Polidori viene poi ai fatti più recenti: “Gli arresti domiciliari di Salvatore Parlato, Presidente di Talete, di circa una settimana fa, pur non coinvolgendo la società idrica nell’indagine, sono stati la goccia che ha fatto traboccare il vaso”. E aggiunge: “Crediamo che sia ora di fare chiarezza: non è possibile liquidare la situazione appellandosi alla normativa vigente, poiché la normativa vigente dice tutt’altro, il mistero del caso irrisolto di cui ne stanno facendo le spese i cittadini, a causa di una mancata attuazione di legge”.
“Invitiamo tutti, anche i componenti dell’Amministrazione – conclude Polidori -, a prendere parte al nostro incontro, per capire le loro ragioni sulle votazioni sempre favorevoli a questa partecipata. Inoltre presenteremo la nostra richiesta di referendum, anche se solo consultivo, dove verrà richiesto ai valleranesi di tornare o meno all’acqua pubblica”.