Mentre Arena & C. si affannano a trovare uno straccio di lieto finale alla sceneggiata che da più di un mese sta appassionando il pubblico (poco) del Teatro dei Priori, in Prefettura è scattato l’allarme rosso e ci si prepara ad intervenire. Al centro di tutto c’è l’approvazione del bilancio, che va fatta entro il 31 marzo. Si apprende che il prefetto, vista l’aria di bufera che si respira a piazza del Plebiscito, due giorni fa avrebbe già inviato una lettera per “ricordare” alla giunta che il termine del 31 marzo non può essere oltrepassato, anche perché il governo ha già concesso una proroga.
Tuttavia, lo staff di sua eccellenza Giovanni Bruno già sa che arrivare a quella data con il documento liquidato è impossibile: tra l’approvazione in giunta (adesso annunciata da Arena per la prossima settimana) e il passaggio in Consiglio comunale devono infatti passare almeno venti giorni per dare modo a tutti gli eletti di studiare le carte e dibattere in commissione. In ogni caso, dalla scadenza dei termini la legge prevede la possibilità di avere altri venti giorni di tempo. Motivo per cui tutti sono convinti che il bilancio, in Consiglio, ci arriverà a ridosso di Pasqua, che quest’anno cade il 21 aprile. Dunque, in zona Cesarini. Ovviamente, se tutto va bene, in alternativa la Prefettura sarebbe costretta a nominare un commissario ad acta.
Da un punto di vista tecnico il primo aprile la stessa Prefettura farà partire una diffida. Da quel momento comincerà il conto alla rovescia.