C’è uno strano silenzio che aleggia in questa crisi in Comune. Un silenzio assordante. E’ quello di Gianmaria Santucci, uno che, sembrerà strano, adesso che dovrebbe parlare sta in silenzio. Troppo preso a giocare a fare il piccolo Berlusconi con la televisione (Tele Lazio Nord) che sembra gestisca da dietro le quinte, penserete voi. E invece no. Non è così. Santucci teme che in caso di rimpasto possa saltare la testa di uno dei suoi due assessori, probabilmente Barbieri, poiché la Mancini avrebbe più possibilità di salvarsi a causa delle quote rosa. In maggioranza non mancano i mugugni per l’eccessivo peso di Fondazione all’interno dell’esecutivo a fronte del magro risultato elettorale. Lo sa anche Arena che finora è riuscito a tenere i carboni ardenti sotto la cenere, ma che prima o poi il problema si troverà costretto ad affrontarlo. E lo sanno tutti in verità. E infatti, al di là della Nunzi dentro o fuori, da più parti negli ambienti della maggioranza si sostiene che il riequilibrio dei rapporti tra Lega e Fratelli d’Italia potrebbe passare proprio attraverso un ridimensionamento di Fondazione. Al terzo assessore per come si sono messe le cose non sarebbero infatti intenzionati a rinunciare né Rotelli, né Fusco.