In queste ore alcuni cittadini di Sutri hanno dato il via allo sciopero della fame, “come risposta – si legge in una nota – all’atteggiamento della giunta guidata da Vittorio Sgarbi” nei confronti di chi protesta contro l’inversione di marcia all’entrata del paese da Roma sulla Cassia.
“Caro ‘sindaco’, la sua risposta alla richiesta di ascolto e confronto fatta da cittadini e commercianti in difficoltà è arrogante e offensiva – attacca il comitato Il verso giusto -. Il verso giusto è anche il rispetto di Sutri e dei sutrini. C’è qualcosa di sbagliato nel suo modo di porsi. Serve senso civico per fare il Sindaco. Ieri abbiamo capito che siamo di fronte a ‘il sindaco di se stesso’ e della sua visione. Noi per lei siamo nulla. Ora, siamo molto, molto, molto preoccupati. Noi non ci possiamo permettere di giocare al regno del capriccio. Noi qui ci viviamo. Noi qui ci lavoriamo. Noi qui cresciamo i nostri figli. Noi qui ci crepiamo. Noi siamo Sutri. Lei? Non cadiamo nelle provocazioni politiche e strumentali. Non scenderemo su questo livello anche perché per noi sarebbe come sparare sulla croce rossa. Troppo facile criticare un fallimento. Siamo prima di tutto persone, famiglie, amici, nuclei, gruppi, cittadini, abitanti, lavoratori, comunità. Tutte parole che suonano di troppa normalità per lei. Ha perso una grande opportunità: provare empatia per un solo momento. Ci spiace per lei. Noi continueremo a lottare per il verso giusto delle cose”.