Importante accordo tra Procura e Università: le analisi sulle sostanze stupefacenti sequestrate dalle forze dell’ordine saranno eseguite nei laboratori del Deb, il dipartimento di scienze ecologiche e biologiche dell’Unitus. Una procedura che permetterà di tagliare notevolmente i tempi, basteranno infatti 48 ore per avere risultati precisi che adesso si ottengono dopo diversi giorni.
E’ quanto prevede il protocollo, a breve operativo, presentato e firmato ieri a Santa Maria in Gradi dal rettore Alessandro Ruggieri e dal procuratore capo Paolo Auriemma. “Con la collaborazione dell’Università – ha detto Auriemma – la Procura farà un passo avanti molto importante. Come già avviene a Roma, avremo tutta l’analisi della sostanza, la qualità e il calcolo delle dosi che è possibile ricavare”. Una procedura che rappresenta una garanzia in più anche per l’imputato che grazie a questi accertamenti chimico tossicologici avrà tutti gli strumenti per potersi difendere subito davanti a contestazioni precise. Ma che sarà di grande utilità alle forze dell’ordine al di là del caso singolo, perché “un quadro esatto della sostanza sequestrata è fondamentale per capire se sul territorio ci siano situazioni analoghe”.
Si avranno benefici, infine, anche dal punto di vista giudiziario, perché si accorceranno i processi: il giudice non dovrà più rinviare l’udienza per avere le analisi sulle sostanze al centro del dibattimento.