Nella vita capita a tutti di scivolare su una buccia di banana. Può capitare anche ai Venerati Maestri. E’ il caso dell’illustre critico letterario e scrittore viterbese Massimo Onofri, che tra un’Isolitudine e un brano del “poeta” crepuscolare Raf, dalla cattedra di Facebook è incappato in una gaffe memorabile scambiando una foto dell’attore hollywoodiano James Franco per quella di Walt Whitman (per chi non appartenesse all’élite culturale o bazzicasse i salotti letterari, quello del “Capitano, mio capitano” dell’Attimo fuggente). “Ricordando, commosso e ammirato, Walt Whitman: «D’ora in avanti non chiedo più buona fortuna – sono io la buona fortuna,/D’ora in avanti non voglio più gemere, non più rimandare, non ho più bisogno di nulla,/Forte e soddisfatto mi avvio per la strada aperta»”, posta l’autore di Ingrati maestri, condendo la citazione con il volto di Franco impreziosito da una barbetta, quella sì, whitmaniana. Come sempre tra le legioni di followers (in cui spicca inevitaibilmente una folta rappresentanza femminile) che ogni giorno si abbeverano alla sorgente di saggezza onofriana è tutto un peana, un inno alla meraviglia, della vita e delle lettere. Come sempre però ci sono anche i guastafeste, in questo caso nella persona di un certo Igor Capra, il quale chiede malignamente se l’immagine di James Franco sia voluta. Onofri lo infilza: “Si tratta di Walt Whitman giovane. Effettivamente un pochino – ma solo un pochino – somiglia a James Franco. Ma Whitman è struggente nella sua bellezza: e ha degli occhi che Franco se li sogna 🙂 Non potrebbe mai interpretare Spiderman”.
Il sabotatore, che a dispetto del nome tanto Capra non pare, a questo punto reagisce con un colpo da ko tecnico, postando la foto di un giovane Whitman accanto a quella di James Franco, “nella struggente bellezza” della versione pubblicata da Onofri. L’unica cosa che i due hanno in comune è la barba, che è non è simile ma è la stessa, frutto di un sapiente fotomontaggio applicato all’immagine dell’attore. “Mi sembrano leggermente diversi”, nota Capra sempre più crudele, svelando anche l’arcano: l’immagine postata da Onofri proviene infatti da un articolo scritto da Franco sul poeta americano e pubblicato dal sito Vice. Ma il critico non si dà per vinto e risponde stizzito: “Può darsi. A me sembrano eguali da giovane e da vecchio. Mentre a Franco non ho mai visto quella luce negli occhi. E pure la camicia sembra sempre la stessa. A ogni modo avrai ragione tu. Un caro saluto”. Ora: posto che la camicia e la barbetta sono le stesse perché frutto di fotomontaggio, Onofri che incredibilmente aveva negato inizialmente una somiglianza, se non leggerissima, ma vuoi mettere quella “luce negli occhi”, tra James Franco e James Franco, ora che è stato tanato arriva a sostenere il contrario: cioè che Walt Whitman e James Franco si somigliano, e che “pure la camicia sembra la stessa”. Magari Whitman non potrebbe mai interpretare Spiderman, ma Onofri invece l’Oscar come Superfox non glielo toglie nessuno. Dal nostro piccolo, ci permettiamo un consiglio all’inclito critico: se dovesse dedicare una prossima “Isolitudine” ad Arthur Rimbaud, stia attento alle foto di Leonardo Di Caprio nei panni del poeta maledetto. Sono due gocce d’acqua.
Mark Twain