
Riceviamo e pubblichiamo*.
Una bella serata mercoledì insieme all’onorevole Ivan Scalfarotto, ai candidati alla lista della lista Giachetti/Ascani nel collegio di Viterbo e a un nutrito gruppo di sostenitori, passata a discutere e a confrontarsi sulla politica. Uno scambio autentico sui temi che pervadono questa fase storica, così minacciosa, che vede l’affermazione a livello globale di governi populisti ed illiberali, con il loro portato di odio sovranista. Un confronto appassionato sul grave pericolo di regressione economica e culturale del Sistema Italia e dei possibili scenari europei. Una riflessione condivisa sul futuro del Partito democratico, della sua riorganizzazione e del suo possibile rilancio.
Un gruppo coeso e molto determinato ha scelto di impegnarsi per un Pd nuovamente attrattivo, aperto e innovativo, in grado di compiere definitivamente il proprio progetto costitutivo, senza tentazioni revisioniste o cullandosi nell’illusione che ricette del passato possano essere la formula vincente del futuro. Un partito che abbia l’ambizione di tornare ad essere forza decisiva nel Paese, senza rinunciare alla sua vocazione maggioritaria, oggi messa in discussione dai tentennamenti di chi ne vorrebbe fare la seconda gamba dei populisti o dalla strade già battute di maggioranze elettoralistiche incapaci poi a governare e governare soprattutto il cambiamento necessario, è anche l’unica strada percorribile per contrastare il modello di “democrazia illiberale” che rischia di affermarsi con le prossime elezioni in Europa.
Quella che stiamo vivendo è una “fase populista ”. Compito dei riformisti è quello di operare per impedire che questa fase si trasformi in una vera e propria era populista, capace di minacciare l’esistenza stessa della democrazia liberale. E’ la citazione di Yascha Mounk , scrittore e giornalista, che introduce alla Mozione “Sempre avanti” di Roberto Giachetti e Anna Ascani per la segreteria nazionale del Pd.
La mozione congressuale “Sempre Avanti” Giachetti – Ascani segretari ci propone un partito decisamente riformista, di una sinistra progressista e moderna che sappia interpretare le nuove sfide implementando, da un lato le scelte dei governi di centro sinistra dell’ultimo quinquennio e dall’altro, trovare forme di partecipazione capaci di garantire la coesione tra democrazia nelle scelte decisionali e il loro dispiegamento concreto nelle azioni di governo a tutti i livelli, dai territori al parlamento.
Una scelta comune per riaffermare, anche attraverso il voto di domenica 3 marzo, la necessità di un rilancio del Pd che sfugga alla morsa di un confronto perenne e totale tra correnti personalistiche, più vive che mai, purtroppo, in questa provincia e ritrovi invece le ragioni delle idee, della prospettiva del partito come strumento di cambiamento e non di potere. Non vediamo altre strade per battere i populisti. Andare avanti, liberare i sentieri aprendo nuovi varchi e nuove possibilità non ci spaventa.
*Coordinamento viterbese della mozione Giachetti/Ascani