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Home » Politica » Crisi in Comune, sempre più incomprensibile la posizione di FdI

Crisi in Comune, sempre più incomprensibile la posizione di FdI

1 Marzo 2019

Sempre più incomprensibile la crisi in Comune aperta dai Fratelli d’Italia. I quali, incuranti del fatto che i viterbesi hanno eletto l’Amministrazione Arena per risolvere i problemi della città e non per assistere alle beghe politiche del partito della Meloni, in una nota, a firma del capogruppo Paolo Bianchini e del consigliere comunale Luigi Buzzi, ammettono il vero nodo del contendere. Ovvero: vorrebbero dalla Lega garanzie sugli equilibri generali nella coalizione, in primis sugli altri Comuni al voto a primavera, in particolare Civita Castellana e Tarquinia.

FdI di fatto non sembra gradire i candidati individuati dal senatore Umberto Fusco: Giulivi a Tarquinia e Turchetti a Civita Castellana. Con ciò fanno finta di non sapere che la Lega, a causa del peso elettorale che ha, è per forza il partito a cui spetta dare le carte. E oltretutto, si dimenticano di notare che il metodo proposto da Fusco è assolutamente democratico, nel senso che, intendendo il primo turno come una sorta di elezione primaria, i partner della coalizione possono sempre allearsi al ballottaggio, dove saranno arrivati gli aspiranti sindaci che veramente gli elettori individuano come possibili guide dell’Amministrazione. In altri termini, temendo che nessuno dei loro candidati arrivi al secondo turno, FdI vorrebbe imporli prima. Un ragionamento che, se in altre condizioni politicamente potrebbe anche essere legittimo, si scontra al momento attuale con l’evidente inferiorità dei meloniani rispetto a Lega e FI.

Sentite la nota diramata dal capogruppo e da Buzzi: “In queste giornate concitate e sofferte, FdI sente la necessità di fare chiarezza sulla propria posizione e sulle motivazioni che hanno portato all’attuale crisi in Comune.
La questione, e nocciolo del problema, è conoscere la reale volontà di tenere o meno unita l’alleanza di centrodestra sia a Viterbo che nei Comuni della provincia. La Lega, che in tutta Italia sta al tavolo del centrodestra con FdI e FI, in provincia di Viterbo è ancora interessata ad un percorso comune? Noi ci siamo presentati insieme, abbiamo fatto il nostro ottimo risultato, abbiamo rispettato gli accordi elettorali, ad esempio nell’elezione del presidente del Consiglio Evangelista, che spettava a noi, ma interessava alla Lega. Abbiamo preferito tre assessorati perché ritenevamo e naturalmente riteniamo che sia più importante avere deleghe per incidere sulle scelte progettuali al fine di migliorare la città e risolvere le problematiche che l’affliggono; di tutta risposta la Lega che fa dopo pochi mesi? Si prende un nostro assessorato (passaggio Ubertini) dando il via libera ad una operazione che devasta, forse in maniera irreparabile, tutti gli equilibri elettorali. Inizia ad insultarci in ogni Comune in cui si andrà al voto, Civita e Tarquinia in particolare. Non contenta, apre una nuova crisi, volendo cacciare Claudia Nunzi. Lei e Scardozzi, per gli ottimi rapporti maturati in questi mesi, ci contattano iniziando un percorso di confronto e per questo vengono puniti. A questo punto, ci chiediamo se la Lega abbia ancora voglia di far parte del centrodestra con noi. Perché dobbiamo continuare a sostenere il loro vicesindaco ed i loro ruoli senza avere pari dignità? Si ristabiliscano subito gli equilibri usciti dalle elezioni, in cui abbiamo investito risorse e capacità ottenendo un grandissimo risultato. Siamo sempre stati contro i tranelli di palazzo ed a favore solo dell’accordo con gli elettori. Il sindaco non può fare più finta di nulla, deve prendersi le sue responsabilità e far capire che abbiamo vinto tutti insieme, non alcuni di più ed altri di meno, anzi non alcuni si ed altri no. I nostri assessori Allegrini e De Carolis, che si sono distinti in poco tempo per impegno e dedizione, si sono dimessi perché pienamente allineati con il partito che ha provato in ogni modo a trovare una soluzione ragionevole per tutti. Ma evidentemente parlavamo ai sordi”.

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