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Home » Politica » L’omaggio alla santa bambina e il saluto ai facchini

L’omaggio alla santa bambina e il saluto ai facchini

26 Febbraio 2019

Mattarella, in occasione della visita a Viterbo per l’inaugurazione dell’anno accademico all’Università della Tuscia, ha voluto concludere la sua giornata nel capoluogo viterbese recandosi in visita privata al santuario di Santa Rosa.

Il presidente della Repubblica è stato accolto all’ingresso della basilica dal vescovo Lino Fumagalli, dalla superiora del monastero suor Francesca Pizzaia, da Giuseppe Fioroni, che è stato l’artefice della visita del capo dello Stato al santuario, e dalla soprintendente Margherita Eichberg. L’omaggio al corpo della santa è stata la prima tappa del breve tragitto all’interno dell’antico monastero. Il presidente ha ammirato con fede il corpo incorrotto della giovane Rosa e il reliquiario con il cuore e ha sostato in preghiera davanti l’urna per alcuni minuti.

Subito dopo ha fatto ingresso nella sala capitolare dove ha salutato il Sodalizio dei Facchini di Santa Rosa con il presidente Massimo Mecarini e il consiglio direttivo e una rappresentanza di facchini. Nella sala era stato predisposto un monitor dove il capo dello Stato ha potuto ammirare le immagini suggestive del trasporto della Macchina di Santa Rosa di cui un bozzetto di “Gloria” di Raffaele Ascenzi è stato donato dal costruttore Vincenzo Fiorillo.

Successivamente Mattarella si è spostato nell’antico refettorio ammirando gli affreschi recentemente restaurati dei grandi lunotti delle pareti di fondo raffiguranti l’ultima cena e la gloria di Maria con l’ascensione al cielo di autori ignoti del 1612. Qui ha anche potuto ammirare i costumi del prezioso corteo storico di Santa Rosa che ogni anno sfilano per le vie della città il 2 settembre. Subito dopo, l’ingresso nella sala delle colonne dove il presidente ha salutato i giovani della redazione del giornale del santuario e il presidente diocesano dell’Azione Cattolica Pierluigi Vito insieme al presidente del “Centro Studi santa Rosa” Attilio Bartoli Langeli.

Sempre nella sala delle colonne, il presidente della Repubblica ha poi salutato la dottoressa Tiziana Farina della Soprintendenza che ha curato i restauri del monastero e i restauratori che a titolo diverso hanno lavorato per il ripristino degli affreschi di un’ala importante del santuario. Mattarella ha potuto poi ammirare diversi reperti rinvenuti durante i lavori di ristrutturazione a cura del Ministero dei Beni culturali. Subito dopo, passando per la casa delle suore ha ammirato lo splendido giardino “il roseto” recentemente ricostruito e adornato da numerose e variegate piante di rose donate da Daniele Cortese.

La parte finale della visita del presidente si è svolta all’interno della basilica di Santa Rosa. Qui Sergio Mattarella ha sostato e pregato sulla tomba di Mario Fani giovane viterbese ideatore e fondatore dell’Azione Cattolica Italiana. Prima di lasciare il Santuario ha sostato a lungo davanti il polittico di Santa Rosa del Balletta (1450-1462) recentemente restaurato, splendida opera che tutti i viterbesi da oggi potranno ammirare nella sua collocazione originale all’interno della Basilica. La visita si è svolta in un clima di gioia e cordialità. Il presidente Mattarella ha manifestato la propria soddisfazione per la calda accoglienza ricevuta.

Al termine, sul sagrato della Basilica, il presidente della Repubblica prima di ripartire alla volta della capitale ha salutato il vescovo Lino Fumagalli, la superiora del monastero di Santa Rosa suor Francesca Pizzaia, Giuseppe Fioroni e la soprintendente Margherita Eichberg.

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