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Home » Politica » La resa di Fratelli d’Italia

La resa di Fratelli d’Italia

25 Febbraio 2019

Tanto rumore per nulla. Gli assessori di Fratelli d’Italia , Laura Allegrini e Marco De Carolis, restano al loro posto. Non firmano le annunciate dimissioni, come chiesto dal gruppo consiliare (Paolo Bianchini) e da Mauro Rotelli. Quest’ultimo, dopo giorni trascorsi a dettare la linea nell’ombra, ieri se n’è tornato a Roma, in altre faccende affaccendato in quel di Montecitorio, preferendo liberarsi, almeno in apparenza, della patata bollente, cotta e stracotta nelle cucine del ristorante di via dell’Orologio Vecchio.

Qualcuno lo aveva previsto: “Mica sono pazzi a far cadere l’amministrazione. Lo sanno bene che farsi rieleggere non sarebbe tanto facile”. Fatto sta che, almeno secondo le indiscrezioni sin qui trapelate, presi in contropiede dalla determinazione del senatore Fusco e non riusciti a trascinare il sindaco Arena sul terreno dello scontro con la Lega, hanno anche rinunciato alla messa in scena della momentanea sospensione dei loro rappresentanti in giunta fino all’approvazione del bilancio e al rimpasto che il primo cittadino si era impegnato a fare.

Fratelli d’Italia ne ha tentate di tutte in questi giorni per non farsi scappare la palla dalle mani. Non gli è riuscito. All’inizio, Rotelli è andato a chiedere aiuto alla Meloni, che a sua volta è andata da Berlusconi per chiedere a Salvini, tutti e due insieme, di fermare il senatore Fusco che aveva posto il veto sulla permanenza di Claudia Nunzi in giunta. Resosi conto di non aver sortito l’effetto sperato, il parlamentare ha “sciolto” le briglia a Bianchini, artefice della comunicazione, sabato sera, secondo cui i due assessori Allegrini e De Carolis avrebbero rimesso le deleghe nelle mani del primo cittadino.

Si possono in ogni caso consolare. Il senatore Fusco, per nulla preoccupato delle scorribande degli irrequieti alleati in Comune e forte di un consenso in città sempre crescente, ha detto ad Arena di concedere a Bianchini & C. il terzo assessorato. Questo il ragionamento del senatore del Carroccio: indichino pure chi gli pare al posto della Nunzi e si mettano tranquilli a governare il Comune per il bene della città e non per il loro tornaconto politico.

Adesso in pole position per entrare in giunta ci sarebbe l’avvocato Gioia Maria Scipio, molto vicina allo stesso Rotelli, anche se, da quanto sembra, ai Fratelli avrebbe dato molto fastidio che Arena l’abbia già consultata (così si dice) senza dire nulla a loro.

E la Nunzi? Per adesso sembra scomparsa dai radar.

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