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Home » Politica » Appello di Berlusconi e Meloni a Salvini per fermare Fusco. Che tristezza

Appello di Berlusconi e Meloni a Salvini per fermare Fusco. Che tristezza

22 Febbraio 2019

Chi l’avrebbe mai detto che sarebbe bastata una Nunzi qualsiasi per riportare il centrodestra viterbese all’attenzione dei vertici nazionali di Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia. Certo è che se la Meloni, Berlusconi e Salvini, durante un comizio in Sardegna dove domenica si vota, si mettono a perdere tempo dietro alle gesta della “sceriffa” della Tuscia siamo messi proprio male.

Fatto sta che tanto è realmente accaduto e un commento non si può non fare. La Meloni e Berlusconi, sicuramente chiamati in causa da qualche viterbese, alla stregua di come si fa con la mamma e il babbo quando qualcuno ti vuole rompere il giocattolo, poco prima di un comizio sull’isola si sono sentiti in dovere di chiede a Salvini di intervenire su Fusco per non mandare in crisi il Comune di Viterbo. Salvini però, da quanto è dato sapere, non avrebbe mosso paglia. E non c’è da dargli torto se è vero che la Meloni e Silvio, così facendo, non si rendono conto di dare la stura agli istinti peggiori di tanti politicanti che calcano le scene in questi tempi così decadenti.

Se uno tradisce – nella fattispecie la Nunzi che ha voltato le spalle a Fusco – dovrebbe essere del tutto naturale come ha fatto il senatore viterbese prendere le opportune contromisure. Ne va della credibilità della politica. E’ una questione di principio. E d’altra parte i voltagabbana lo sappiamo tutti che sono uno dei mali peggiori di questi tempi. E invece no. Silvio, dall’alto della sua non più giovanissima età, e nonostante abbia personalmente sperimentato sulla propria pelle quanto sia brutto trattare con chi passa da una parte all’altra a seconda delle proprie convenienze personali, che fa? Si appella a Salvini affinché fermi Fusco. Idem la Meloni. Non si rendono conto, questi due, che è proprio questo modo di fare ad aver ucciso la politica in Italia? Non si rendono conto che per riportare un po’ di ordine nei rapporti e quindi, di riflesso, nella vita pubblica italiana, si deve ripartire dal basso? Dove per basso intendiamo l’ultimo gradino della piramide, a Viterbo rappresentato dalla Nunzi.

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