Coperte dei senzatetto gettate nei cassonetti alla stazione di Porta Romana: il caso ha scatenato molte polemiche. “Dagli altri comuni vengono mutuati soltanto gli atti vergognosi e nessuna buona pratica amministrativa”, attacca la consigliera comunale del Pd, riferendosi all’episodio che ha visto protagonista in negativo nelle settimane scorse il vice sindaco di Trieste.
“Se è vero quanto si legge su una testata giornalistica – continua l’esponente Pd – quello accaduto questa mattina è un fatto grave, una vergogna assoluta. Un’azione indegna di chi dimentica l’umanità e i doveri di solidarietà umana. Chiederò all’assessore ai servizi sociali di relazionare su quanto il suo assessorato sta mettendo in atto per far fronte a questo tipo di problematica e al sindaco di pronunciarsi sull’accaduto per capire se le direttive di questa azione sono state date dall’amministrazione comunale”.
Molto critico anche il commento del comitato Lavoro e beni comuni, che sulla situazione che si vive a Porta Romana era intervenuto in più occasioni: “Già in data 17 gennaio – si legge in una nota – avevamo chiesto all’Amministrazione di lasciare che senzatetto e clochard soggiornassero all’interno della stazione di Porta Romana, considerando che a Viterbo non esistono strutture in grado di ospitarli. Analogamente, in data 29 gennaio, in seguito alla notizia che ancora una volta le ormai abbandonate e da venticinque anni dismesse Terme Inps fossero state ‘abusivamente’ occupate, eravamo tornati a chiedere – riconosciamo, con qualche malizia – che il Comune mettesse a disposizione dei senzatetto quelle strutture che, allo stato attuale, nessuno utilizza. Ma i nostri appelli sono rimasti inascoltati”.
“Forse – concludono quelli di Lavoro e beni comuni- non sarà stato uno spettacolo decoroso, per i pendolari, vedere queste povere coperte agli angoli della squallida stanza. E allora, piuttosto che accanirsi con i senzatetto, non sarebbe più logico, oltre che più umano, mettere a disposizione di queste persone spazi pubblici inutilizzati e resi idonei all’occorrenza, come più volte abbiamo richiesto?”.

