“Il dato Istat diffuso ieri ha confermato quanto era nell’aria: l’Italia è precipitata in recessione dopo due trimestri consecutivi di contrazione dell’economia. Nel contempo, Eurostat ha segnalato un rallentamento della crescita nell’Eurozona, che però rimane in terreno positivo. Da questo combinato disposto emerge che quando i partner europei hanno il raffreddore, il nostro Paese prende la febbre. A dimostrazione che la debolezza italiana è endemica. E che, purtroppo, non sono stati sviluppati gli anticorpi necessari a superare senza gravi conseguenze nemmeno temporanei stati di crisi internazionali”. Lo sostiene la Cna.
“E’ grave e altamente preoccupante che, dopo avere ripreso con fatica la strada della crescita, l’Italia rischi di ritrovarsi al punto di partenza. La recessione – evidenzia l’Associazione degli artigiani e delle piccole e medie imprese – pone pesanti interrogativi sulle politiche messe in atto dal governo e suscita comprensibili timori riguardo alla necessità di dolorosi interventi correttivi di finanza pubblica. Forte, in particolare, è la preoccupazione degli imprenditori, che temono di vedere vanificati gli sforzi compiuti negli anni della crisi. Chiediamo al governo – conclude la Cna – di reagire immediatamente per evitare che questo vento negativo si trasformi in tempesta”.