I grillini, quelli il cui leader ha dichiarato che vorrebbe mangiare i giornalisti per il gusto di sputarli, quelli che non andavano in tv per le interviste (salvo ora trovarceli ovunque e a tutti gli orari), quelli che vorrebbero abolire l’odg e togliere i finanziamenti alla stampa, adesso piangono se non gli viene dato spazio su qualche giornale o sito locale.
E’ il caso del portavoce-consigliere comunale Massimo Erbetti, che su Facebook si lamenta perché alcuni “giornali” (le virgolette sulla parola giornali sono le sue) non pubblicherebbero i suoi comunicati. Erbetti vorrebbe far vedere che la cosa non lo tocca. Anzi, nel più classico stile grillino che crede di riconoscere cospirazioni e complotti ovunque, sembra lasciare intendere che i suoi testi verrebbero censurati per gli argomenti scomodi che affronta. “E’ un buon segnale”, scrive. Come a dire: visto, sto colpendo nel segno.
Ma in realtà si capisce benissimo che il consigliere grillino rosica. Eccome se rosica.
Tranquillo Erbetti, nessun complotto. Se a volte i suoi comunicati non vengono pubblicati – i suoi come quelli di altri politici che arrivano tutti i giorni nelle redazioni – è perché evidentemente non vengono ritenuti notiziabili, come si dice in gergo. In altre parole, non sono interessanti o ci sono altri argomenti che lo stesso giorno meritano più spazio. Selezionare fa parte del lavoro del giornalista, altrimenti i quotidiani (on line o cartacei) diventerebbero bacheche.
A noi per esempio, che da lei non abbiamo mai ricevuto un comunicato (chi è che censura chi?), è capitato di riprendere alcuni suoi interventi pubblicati da altri organi di stampa per le ragioni opposte a quelle esposte sopra.
Per cui Erbetti si rilassi, ché cinque anni sono lunghi per tutti.