Nel corso dell’evento natalizio organizzato domenica dal Centro Studi Aldo Moro è stato proiettato un breve discorso pronunciato due anni fa a Orvieto dal cardinale Gualtiero Bassetti, poi nominato da lì a poco presidente della Cei (Conferenza episcopale italiana). Lo riproponiamo in forma scritta, perché rappresenta un testo su cui riflettere ancora oggi per l’attualità dei temi che affronta.
Vorrei sviluppare un tema che ho già affrontato diverse volte, ma che non si finisce mai di approfondire: la necessità, o meglio l’urgenza di costruire in Italia e in Europa un nuovo patto sociale tra tutti gli uomini e le donne di buona volontà per sconfiggere le nuove disuguaglianze che stanno caratterizzando il mondo contemporaneo e per promuovere un nuovo modello di sviluppo, più equo e più giusto.
In questa sfida l’impegno dei cristiani non è solo auspicabile, ma assolutamente doveroso, La sintesi di tutto il Vangelo è la difesa dell’umano, non la difesa di Dio, perché Dio si difende da solo, non ha bisogno che noi lo difendiamo. Ma Dio ci mette si questa terra a custodire l’umano.
La salvaguardia della vita di un uomo e di una donna viene prima di tutto ed è incalpestabile.
Oggi come ieri l’amministratore è chiamato a essere vicino al popolo che aspira a rappresentare, è chiamato a farsi portavoce per quanto possibile, risolutore dei problemi che affliggono la società.
Francesco, citando Paolo VI, ha affermato che la politica, tanto denigrata, è una vocazione altissima, è una delle forme più preziose di carità per chi cerca il bene comune, la politica. Dobbiamo crederci alla politica con la ‘P’ maiuscola.
E vero le nostre città, la nostra Italia, la nostra Europa hanno sempre più bisogno di uomini che attraverso la politica e l’amministrazione pubblica si facciano servitori della gioia di tutti, servitori della gioia. La gioia: in questa parola possiamo leggere il rispetto della persona, l’amore per la città, la dedizione sincera e disinteressata al bene comune
Occorre superare i vecchi conflitti sociali e le inutili scomuniche ideologiche. Oggi il mondo è profondamente cambiato, Possiamo uscire da questa situazione difficile solo con l’aiuto di tutte le persone di buona volontà che hanno veramente a cuore il bene comune. In questo caso il destino dell’Italia e della società europee.
Per fare ciò occorre avere una chiara conoscenza del nostro passato e una grande visione del futuro, Ciò di cui abbiamo bisogno, è senza dubbio una nuova alleanza generazionale, che è l’unico modo per poter pensare il futuro senza scadere in un disastroso conflitto sociale.